screen-shot-2016-10-29-at-18-30-10Nei settori giovanili esistono due categorie di giocatori (pochi per fortuna) che non potranno mai arrivare al calcio che conta: il primo è l’isterico contestatore.

Questo giocatore deve sempre contestare ogni decisione arbitrale, anche se ha torto.

Lui pretende di non essere redarguito quando commette degli errori con la scusa che è nervoso e pretende di essere lasciato stare altrimenti non risponde di quello che fa, ma ha libera licenza di reagire contro arbitro, avversari e comunque con tutto il mondo in genere.

Il secondo invece è quello con una importanza di se, il tipico “Quanto son bravo , quanto son figo” Solitamente si atteggia come una star perché ritiene di essere arrivato e nessuno gli deve insegnare niente, quando è in campo pensa più ad imitare i campioni piuttosto che sbattersi per la squadra. Ma il fatto che non saranno mai dei veri calciatori non é certo un problema, solo che questi due tipi di calciatori saranno un vero ostacolo per la propria squadra perché il primo rimedierà irrimediabilmente cartellini gialli ed espulsioni che si potevano tranquillamente evitare. 384343_358636417553932_2024988567_n

Il secondo invece vivendo nella sua importanza di sé non capirà mai cosa deve fare per essere un valido aiuto per i compagni e alla fine diventa un peso.

Il vero calciatore, che diventi un campione oppure no é colui che rimane umile e dà sempre tutto se stesso per la squadra anche se non è un campione, ma di solito sono loro che alla fine arrivano in Serie A