Una squadra irriconoscibile torna con i piedi per terra
I presenti alla partita si sono sicuramente chiesti dov’è andata a finire quella squadra che aveva sorpreso positivamente tutti fino a settimana scorsa. Probabilmente la squadra è rimasta negli spogliatoi…assieme all’umiltà e allo spirito di sacrificio, in campo purtroppo sin dal riscaldamento si è capito che c’era poca convinzione e un pizzico di presunzione, per contro il Mendrisio pur essendo inferiore sulla carta ci mette tanta volontà e nello scadere rimonta dal 1-2 al 3-2 vincendo una partita che ha il sapore di una beffa. A dimostrazione che tecnica e talento non ti portano da nessuna parte se il gruppo non ci mette UMILTÀ, CONVINZIONE E MOTIVAZIONE.
La cronaca della partita vede il vantaggio dei Giallorossi al 10′ grazie ad un gran tiro da fuori area di Caldini (dopo un palo di Kurzen) dopodiché il RBC smette di giocare e anche i passaggi più semplici vengono sbagliati in continuazione (non si contano 3 passaggi di fila). Inevitabilmente il Mendrisio prende coraggio e pareggia verso la fine del 1°tempo.
Nel 2° tempo il RBC entra in campo con tre punte con lo scopo di dare una svolta alla partita e torna di nuovo in vantaggio con il solito Ricky Lopa che ben lanciato si invola verso la porta e insacca a tu per tu con il portiere. I minuti finali vedono un Mendrisio che ci crede e prova a chiudere nell’angolo un RBC troppo attendista che “vivacchia” sull’esiguo vantaggio, così capita che nei minuti finali il Mendrisio trova la vittoria con 2 gol nati da conclusioni dalla lunga distanza e la complicità del reparto difensivo del RBC.
Il Mendrisio non ha rubato nulla (da lodare il loro impegno) mentre il RBC non meritava di vincere ma forse neanche di perdere, un pareggio sarebbe stato un risultato più giusto.
In ogni caso bisogna imparare anche dalle sconfitte soprattutto se servono a riportarti con i piedi per terra.
“Il talento ti fa vincere una partita. L’intelligenza e lo spirito di squadra ti fanno vincere un campionato” (Micheal Jordan).