Commento alla partita del 10.10.2015 Ceresio – Basso Ceresio 2-3

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Il risultato non rende decisamente l’idea dei valori espressi in campo dalle due squadre, si può dire che buona parte della partita ha fatto quasi tutto il Basso. 3 gol(Cavasin, Cariaga, Conte), 1 autogol (Giorgi), un gol-regalo (Cannova), un palo (Spagnoli), una traversa (Conte), diverse occasioni non concretizzate e forse anche un rigore a favore (su Spagnoli).

Parte bene il Basso Ceresio si dimostra fin da subito intraprendente ma dopo 10 minuti prende un gol casuale e automaticamente spegne il cervello iniziando a fare lanci a casaccio. Per fortuna il periodo di appannaggio dura poco, i ragazzi di Sia e Cavallo si svegliano dal torpore e reagiscono tornando a macinare un gioco fatto di triangolazioni e cambi.

Il 1° tempo si chiude con una rimonta (1-0 / 1-3) frutto di 3 gol scaturiti da belle azioni corali, poco prima della pausa però gli avversari accorciano le distanze (2-3) con una punizione non irresistibile che però inganna il portiere.

Nel 2° tempo le squadre si sono equilibrate, il Basso Ceresio è riuscito a contenere la spinta degli avversari e diverse volte si è reso pericoloso, qualche brivido nel finale ma il risultato nel 2° tempo è rimasto invariato.

Quella odierna è stata una buona prova di compattezza, si è visto a tratti anche del bel gioco ma c’è ancora tanto da migliorare. Ragazzi e allenatori devono capire che ogni gara serve a prendere spunto dei propri errori e mettere un nuovo tassello nella crescita formativa individuale e collettiva.


Pagelle di Sia & Cavallo:

Matteo Cannova

Cannova: è il suo compleanno, ma quando capisce che i regali non deve farli lui ma riceverli, riscatta l’errore del 1° tempo con due belle parate che salvano il risultato nel finale. Ritrovato.


Aaron Doninelli

Doninelli: il “Toro di Rovio” a volte pascola per il campo e polemizza con chiunque gli rivolge la parola, ma quando un avversario gli passa vicino e come se vedesse un drappo rosso e si scatena con duelli dove poche volte esce perdente. Deve capire che non può sempre rincorrere ma dovrebbe impegnarsi ad anticipare e giocare la palla, cmq è da applausi il recupero in area nel 2°tempo con quella scivolata da brivido. Provvidenziale.


Michael Giorgi

Giorgi: è stato messo lì in mezzo alla difesa a tre (per lui un ruolo inedito) perché è un ragazzo con personalità che saprebbe giocare in qualsiasi ruolo. Svolge una gara attenta e con chiusure puntuali, che macchia però con uno sfortunato autogol. A volte vuole strafare e parte all’attacco come se fosse all’oratorio dimenticandosi dei suoi compagni di reparto. Audace.


Samuele CavasinCavasin: il capitano bada al sodo, magari con i piedi non parla francese ma non rischia nulla e di testa le prende tutte. Si concede anche la gioia del gol. Per il resto svolge una gara con la solita correttezza e diligenza. Roccioso.


Mathias BrenniBrenni: il pendolino silenzioso di Melano sfreccia puntualmente sulla fascia ogni volta che ne ha l’occasione, nonostante fosse ancora un allievo C punta sempre con decisione avversari più grandi di lui. Deve lavorare ancora sul controllo del pallone ed evitare stop a seguire di 10 m. Puntuale.


Edoardo SpagnoliSpagnoli: lo trovi in difesa, puntualmente a centrocampo e ti sbuca quasi sempre in attacco. Le sue scorribande sulla fascia sinistra sono ormai diventate un appuntamento fisso per gli amanti del calcio. Con la palla tra i piedi inventa sempre qualcosa di pericoloso, dal passaggio di prima a discese con palla al piede. Coglie un palo e si scheggia anche un dente in un contrasto con il portiere (rigore ?). Eroico.


Sasha Tiraboschi

Tiraboschi: se dai la palla a lui, è quasi sicuro che la mette in cassaforte. Difficilmente gli togli la palla dai piedi, la buona visione di gioco e anche qualche recupero fanno di lui un giocatore che difficilmente in quel ruolo ci si può privare anche se alla distanza fisicamente cala. Essenziale.


Karim CaldiniCaldini: corsa, sostanza, personalità, cambi gioco e passaggi filtranti…è quello che ogni allenatore vorrebbe vedere dal proprio centrocampista. I suoi difetti caratteriali li conosce anche lui e sta cercando di smussarli, noi nel frattempo incrociamo le dita esperiamo di vederlo sempre così. Evoluto.


Darko PetrovicPetrovic: con la palla tra i piedi è sempre molto elegante anche se a volte un po’ lezioso. Partita dopo partita acquista sempre più personalità e diventa prezioso anche in fase di non possesso. Dovrebbe far respirare di più la squadra facendo girare la palla anziché cercare il dribbling per via centrale, ma ha una buona tecnica e questo gli sarà d’aiuto in futuro. Fromboliere.


Conte: due assist, un gol e una traversa. Cosa volere di più da un attaccante? In effetti Ciko è decisivo, con la palla tra i piedi è sempre pericoloso. Una vera mina vagante che con meno egoismo e maggiore collaborazione con il proprio compagno di reparto potrebbe diventare ancora più prezioso per la squadra. Valore aggiunto.


Manuel CariagaCariaga: Gioca 50 minuti fa un gol e qualche bella sgroppata in velocità con la palla al piede. Ma dal Chikarito ci si aspetta qualche cosa in più, vedi sotto la voce cambio passo, testa alta e grinta. Le qualità ci sono, bisogna accendere l’interruttore. Calmo.


Emanuele LopaLopa: lo Scugnizzo (2001) di Capolago entra nel 2° tempo, si fa trovare pronto e concentrato. Positiva la sua prova che però macchia con un’ammonizione da “furbo”. Volpe mancata.


Daniel KurzenKurzen: il “Panterone” di Riva sente il peso della maledizione di Corgemont, cerca la via del gol ma incappa in numerosi fuorigiochi. Per un attaccante il gol è importante ma non deve abbattersi e ricordarsi che magari per la squadra sarebbe più utile un buon controllo o un recupero palla, poi il gol vien da sé. Da recuperare.


Joel IppolitoIppolito: solita corsa, determinazione e grinta fanno di Joel il guerriero indispensabile che ogni allenatore vorrebbe in squadra. A volte un po’ confusionario con qualche pausa di troppo ma la sua chioma che accelera da una parte all’altra del campo è puro divertimento. Indomabile.


Casà: freme dalla voglia di giocare e si vede, a causa della squalifica e di qualche acciacco ha dovuto rimandare il suo esordio in campionato. Gioca solo 20 minuti ma si fa apprezzare per buoni spunti, per la personalità e ha il merito di farsi fare qualche fallo in attacco facendo respirare la squadra nei minuti finali. Se mettesse anche a freno la lingua il calcio gli sarebbe grato. Ritrovato.


Inguscio: gioca solo 15 minuti, ma si fa trovare pronto e ci mette tanta corsa e impegno. Sostituisce Spagnoli ma lo fa molto bene, di sicuro un ragazzo su cui si può puntare in futuro. Prezioso.


Verdaglia: da un B che gioca con gli A e torna a giocare per una gara con i suoi coetanei ci si aspetta che faccia la differenza. Il buon Simone ci mette tanta corsa e attenzione ma pecca un po’ in fase offensiva. Diligente.

Assenti: Baroni, Montagna, Bernasconi


foto della partita su: Gallery Foto

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